Tra poco terrò un concerto di musica italiana per viola
e pianoforte,
con brani di Luigi Boccherini, Alessandro Rolla, Niccolò Paganini,
Pietro Mascagni, Giacomo Puccini.
Il concerto sarà a Grenoble, mercoledì 19 dicembre 2012
alle 20,30, nella bellissima cappella
del Musée
Dauphinois.
A Grenoble c'è una notevole comunità di italiani e
l'organizzazione del concerto è nata da un'idea di Stefania
Tongiani, insieme all'Associazione
culturale "Onda Italia", che propone varie iniziative
culturali relative all'Italia. Ringrazio molto tutti quanti.
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Qualche informazione sui brani inclusi nel
programma di musica italiana per
viola e pianoforte
Luigi Boccherini
(1743-1805)
Sonata in do minore per viola e basso
Moderato, Grave, Minuetto
e Trio
Nato a Lucca, violoncellista, all'età di 25 anni fu invitato a Parigi
per apparire come solista. Venne acclamato come un grande virtuoso e le
sue opere divennero molto popolari. Quando l'opera italiana dominava in
tutta Europa, continuò la gloriosa tradizione della musica strumentale
italiana. Fondò il primo quartetto stabile e scrisse i primi quartetti
mai composti. Dopo un po' di tempo trascorso a Parigi e Vienna a
suonare nell'orchestra di corte, nel 1768 si trasferì in Spagna dove
trascorse la maggior parte della sua vita con alterne fortune,
lavorando come "compositore e virtuoso da camera" per le diverse
famiglie nobili. A causa della sua musica da camera e opere sinfoniche,
ai suoi tempi è stato spesso paragonato a Haydn, anche a se stesso
guadagnando il soprannome scherzoso di "signora Haydn". La sua vasta
produzione comprende 30 sinfonie, 11 concerti per violoncello e musica
da camera con 16 sestetti, 137 quintetti, 91 quartetti e molte
composizioni per diversi strumenti.
Alessandro Rolla
(1757-1841)
Sonata in do maggiore per viola e basso
Allegro, Romance – Andante, Prestissimo
Tuttora sconosciuto alla maggior parte dei musicisti e frequentatori di
concerti, se ricordato, è sempre a causa della sua fama di "Maestro del
grande Paganini". Il suo ruolo è stato molto importante per lo sviluppo
di violino e viola tecnica. Alcune delle innovazioni tecniche che
Paganini poi utilizzò frequentemente, furono introdotte da Rolla.
Compose circa 400 opere, dalle composizioni didattiche a sonate,
sinfonie, concerti per violino e per viola e orchestra. Dopo i primi
studi si trasferiì a Milano e divenne ben presto noto come virtuoso.
Nel 1782 venne nominato primo violino dell'Orchestra Ducale di Parma,
dove suonava violino e viola e, nel 1803, primo violino del Teatro alla
Scala di Milano. Prese parte alle prime esecuzioni milanesi del Don Giovanni di Mozart e delle
prime sinfonie di Beethoven. Nel 1808 divenne insegnante di violino e
viola presso il Conservatorio. In questa Sonata, il compositore esplora
tutte le possibilità della viola e la Romance
denota chiaramente l'influenza dell'opera italiana sulla musica
strumentale.
Niccolò Paganini
(1782-1840)
Sonata in la minore per viola e pianoforte
Maestoso, Menuetto a canone, Trio, Recitativo. Andante sostenuto con
sentimento, Adagio cantabile,
Rondo Allegretto
Il "più grande dei violinisti" nel 1796 fu allievo di A.
Rolla che ebbe una notevole influenza su di lui e si può supporre che
Rolla gli fece conoscere la viola. L'amore di Paganini per la viola lo
portò a comporre opere di grande interesse per lo strumento, come la Sonata per Grand'Viola e Orchestra,
la Serenata e il Terzetto concertante, oltre al Quartetto n.15 per viola
concertante, violino, chitarra e violoncello, di cui questa sonata è
una trascrizione, essendo la parte viola predominante sugli altri tre
strumenti. Paganini era famoso per la sua prodigiosa abilità tecnica e
per la sua capacità di cantare con il suo strumento e abbiamo un
esempio di questo nel Recitativo
e l'Adagio cantabile e anche
qui una netta influenza dell'opera italiana.
Il concerto si conclude con alcune trascrizioni di famosi brani di
opere italiane. Non potevamo terminare il concerto di musica italiana,
organizzato da una associazione italiana, senza alcuni dei brani
d'opera più famosi che, in un certo senso, rappresentano l'Italia nel
mondo, quasi un simbolo del carattere italiano. Sono
stati scelti perché sono adatti per la sonorità della viola.
Pietro Mascagni
(1863-1945)
Intermezzo da
Cavalleria Rusticana
Nato a Livorno, Mascagni divennne famoso da un giorno all'altro con
questa opera. L'Intermezzo è
forse il suo brano più famoso: è un'oasi di pace in questa opera molto
drammatica.
Giacomo Puccini
(1858-1924)
E lucevan le stelle
da Tosca
Nessun dorma da
Turandot
Nato a Lucca, le arie delle sue opere sono diventate
famose in tutto il mondo, non solo tra gli appassionati di musica
classica. Dall'aria tragica cantata da Mario Cavaradossi in Tosca alla conclusione ottimistica
di Turandot, con questo
concerto vi auguriamo buone feste e felice anno nuovo.
Per ulteriori
informazioni, non esiti a telefonare o scrivere a Associazione
culturale "Onda Italia"
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