Il seminario
di San Ferdinando sul Nuovo
Approccio
agli strumenti ad arco, basato sulle
opere di Kató
Havas,
si è tenuto da giovedì 19 a domenica 22 luglio 2012, presso la scuola
di musica dell'Associazione Culturale "Musica
Insieme... e per
tutti", organizzato da Chiara Stella Capria e Lorena Rulli.
Anche
questa è stata una
bellissima
occasione, con partecipanti venuti anche da Trieste, Monza e dai luoghi
più vicini. L'atmosfera è stata molto cordiale (come ai seminari precedenti, del resto). Grazie mille
alle organizzatrici e a tutti i partecipanti.
Come sempre, il seminario di San Ferdinando sul Nuovo
Approccio
era aperto
a tutti, in
particolare violinisti e violisti, dato che, come già detto,
molti
princìpi del Nuovo
Approccio possono
essere applicati anche ad altri
strumenti e infatti stavolta tra i partecipanti, dai 10 ai 50 anni,
c'erano alcuni insegnanti e studenti
di
vario livello: tre violinisti, due violisti, due cantanti e un batterista, una ragazza che suonava
il basso elettrico e due pianiste.
Tra i principi applicabili da tutti i musicisti, non importa che
strumento si suoni, il primo, fondamentale, è quello di stabilire l'impulso
ritmico in tutto il corpo, per eliminare
i blocchi fisici, cioè la rigidità diffusa che pressoché
tutti
hanno, che spesso fa letteralmente
dimenticare di respirare,
restando così senza fiato. Non c'è da
meravigliarsi che poi si abbiano problemi a suonare liberamente!
Questo aspetto del fiato è
particolarmente importante per i cantanti,
sembrerebbe un fatto ovvio, eppure moltissimi sembra che non ne siano
consapevoli. È stato molto illuminante vedere come l'eliminazione della tensione nei
cantanti aumenti notevolmente
la qualità e la potenza del suono che emettono con
la loro voce, senza alcuno sforzo.
Poi,
lo ripeto per l'ennesima volta perché è così importante, cantare i nomi delle note
mentre si suona, è l'azione che serve a coordinare tutti i movimenti
in uno solo e tiene la mente occupata con la musica cosicché non si può
assolutamente pensare ad altre cose che causano la paura durante
l'esecuzione.
Abbiamo applicato il concetto di suonare "dall'interno
verso l'esterno", cioè
coi movimenti che partono non dalle dita ma dal centro della persona,
dalle spalle, l'eccezionale importanza dell'uso dell'immaginazione.
Ciò significa immedesimarsi nella situazione del brano musicale, quando
è stato scritto e perché, nell'epoca del compositore, conoscere il
compositore come persona per capire meglio cosa volesse dire con la sua
musica, raccontare una storia. Tutto questo, unito al cantare il brano
con l'impulso ritmico
prima di suonarlo, cambia
completamente il modo in cui una persona poi lo suona. Ognuno
ha
visto su di sé e negli altri il "prima" e "dopo". Si sono trattati
anche vari altri aspetti, per esempio come studiare i passaggi veloci,
il "non passaggio di corda" ecc.
Due partecipanti avevano problemi
a causa di gravi dolori, uno
alla
parte posteriore del collo e alle spalle, un altro a tutto il braccio
destro che poi si rifletteva in tutta la parte destra del corpo.
Abbiamo visto quale ne era la causa e come eliminarla.
Insieme al
nostro seminario si teneva anche un corso per cantanti tenuto dal
soprano Gabriella
Morigi e il sabato sera abbiamo tenuto un concerto tutti assieme,
all'aperto, dove si è creata un'atmosfera molto
suggestiva, in una piazza con lo sfondo di un antico convento. Nei
giorni precedenti avevamo messo insieme in breve tempo
e poi abbiamo eseguito il Concerto
Brandeburghese n.3 di Bach (con la
parte del violoncelli mancanti divisa un po' tra me e il pianoforte,
nei punti indispensabili), il Canone
di Pachelbel in una versione speciale realizzata per
l'occasione, con il basso eseguito
al basso elettrico, con pianoforte e percussioni, il primo tempo del concerto di Telemann per due viole e
orchestra e i cantanti hanno eseguito i loro brani.
Questa è stata un'occasione speciale per il piccolo paese di San
Ferdinando, non abituato a questo tipo di spettacoli e gli abitanti si
sono avvicinati man mano più numerosi e hanno mostrato di gradire.
Per
i partecipanti al seminario di San Ferdinando è stata un'occasione per
mettere in pratica ciò di cui
si era parlato, preparando in breve
tempo dei pezzi per il concerto che
ha voluto essere anche una situazione
piuttosto informale,
non terribilmente seria, cosa molto utile per eliminare la paura del
pubblico. Durante le prove una partecipante ha detto che era un secolo che non si divertiva così!
Bel risultato!
Ancora una volta, avendo un gruppo misto di partecipanti, ognuno ha
potuto vedere che i
problemi sono più o meno gli stessi per quasi tutti e che
l'uso dei principi del Nuovo Approccio giova
a tutti e a tutti i
livelli!
Concerto al temine del seminario di San
Ferdinando nella Piazza del Convento
I concetti del Nuovo Approccio, come dice Kato Havas, sono
incredibilmente semplici e una volta compresi appaiono del tutto ovvi:
usare i movimenti
naturali, non forzati, e suonare
con la testa, non con le dita. Ciò non significa che
diventino propri in una settimana, ci vuole un po' di tempo per
riuscire a
metterli in pratica completamente, ma si possono apprendere in breve
tempo, molto meno tempo di quanto se ne è già dedicato per imparare a
suonare.
Informazioni sul Nuovo Approccio e Kató
Havas, con video di un seminario
Alcuni commenti dei partecipanti al seminario di San
Ferdinando
Questo
corso per me è stato molto bello. Una delle cose che mi è piaciuta di
più è il cantare le note mentre uno suona il violino oppure dare il
ritmo a voce quando uno suona la batteria, cioè nel mio caso. Ho
scoperto anche che quando stringo le labbra mi irrigidisco tutto.
(batteria, 10 anni)
Il
metodo di Kato Havas insegnato da Monica è molto interessante per
prevenire dolori, tensioni, affrontare la paura di suonare davanti alla
gente.
L'impatto con questo
metodo mi fa
riflettere tantissimo e mi lascia anche un po' confuso, non perché il
metodo non sia efficace e geniale, ma perché bisogna rivoluzionare
l'impostazione, cambiarla radicalmente. Cercherò di fare il più
possibile per applicare i "consigli" della prof. Monica Cuneo, anche
perché avendo dei dolori
fisici non posso altro che cercare di migliorare la mia impostazione
eliminando tensioni fisiche, aprendo la ma mente verso questo
nuovo
approccio, affinché mi porti a suonare senza dolori, paranoie,
preoccupazioni.
(violino)
Imparare a condividere le proprie paure e risolverle insieme, imparare dagli sbagli degli altri a
correggere i miei.
È questa una delle cose più
belle di questo corso.
Da questo
corso ho imparato che bisogna
rilassarsi prima di suonare e non bisogna essere tesi, anche che dalle
cose che fanno gli altri, che
siano giuste o sbagliate, si può imparare
molto.
(10 anni)
È sempre bello quando
la musica e il canto ti affidano la loro anima da "portare" agli altri,
ma in questi
giorni di corso esternare l'essenza in piena condivisione e gioia ha
sublimato in me la loro stessa essenza. Grazie a tutti
(cantante)
L'umiltà è la
chiave di
accesso alla libertà. Grazie
(violino)
Condividere questa
esperienza con altri strumentisti e musicisti mi ha aiutata a
rafforzare alcuni concetti e ad aprire la mente sempre di più alla
musica senza distinzione di alcun genere. Grazie
(pianista)
Arrivederci alla prossima occasione!
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Per saperne di più sul Nuovo Approccio di Kato Havas:
Video di un seminario
di Kató Havas
DVD
didattico: cause e rimedi delle lesioni fisiche e tensione emotiva
Libri su violino e viola
Libri di
Kató Havas
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Hai eliminato dolori o tendiniti che ti impedivano di suonare? Hai superato la paura di suonare in pubblico? Suonare ti viene più facile? Se sei un insegnante, qual è il miglioramento più significativo che hai avuto con i tuoi allievi che hanno iniziato ad imparare a suonare con il nuovo approccio? Raccontalo a tutti!
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Il volantino del seminario di San Ferdinando sul "Nuovo Approccio"
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Prove per il concerto che si è tenuto al temine del seminario di San
Ferdinando
Due articoli apparsi dui giornali locali dopo il concerto che ha concluso il seminario di San
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