Le traduzioni musicali sono un tipo particolare di
traduzioni specialistiche, perciò richiedono una conoscenza
specialistica. Come già spiegato nella pagina sulle traduzioni, tradurre non
consiste solo nel sostituire le parole
in una lingua con le stesse in un'altra.
Le traduzioni musicali possono essere di vario tipo: oltre ai libri di argomento musicale,
esistono i testi che devono seguire la
musica, come per esempio: canzoni,
libretti delle
opere, cioè i testi delle
arie. Questi devono essere tradotti riproducendo le rime o seguendo il
ritmo musicale
o tutt'e due. Ci sono anche film musicali che richiederebbero una
conoscenza specifica quando vengono doppiati.
Poi bisogna sapere i nomi degli strumenti, degli accordi, delle forme
musicali, delle situazioni, altrimenti è facile tradurre male e
alterare il senso o rendere incomprensibile il testo.
Errori nelle traduzioni
musicali
Farò qualche esempio di parole con significato specifico in italiano,
che possono facilmente essere tradotte scorrettamente. In un'altra
pagina ho dato un esempio di
errore traduzione musicale, relativo ad un concerto di Paganini.
Nel film francese Tutte le mattine
del mondo
si parlava del musicista che studiava le gamme, frase che non aveva
senso in quel contesto; poi ho capito il senso sapendo che "gamme" in
francese significa "scala".
Parlando di scale, in inglese
"scale" significa sia la "scala musicale" in un contesto musicale, sia "bilancia",
"scaglia", "squama" e altro, in un contesto diverso.
In francese "répétition"
significa sì "ripetizione", ma in
un contesto musicale o teatrale significa "prova".
Le mie traduzioni
musicali
Finora ho eseguito varie traduzioni di
argomento musicale, dall'inglese all'italiano e viceversa: quattro libri su violino e viola, uno sull'opera La nave di Italo Montemezzi,
due favole
musicali, Tubby the Tuba
di George Kleisinger e Journey into jazz di Gunther Schuller, un gioco musicale per computer basato su Il
Flauto Magico di Mozart, programmi
di sala per concerti ed altro.
... in preparazione, la biografia di Italo Montemezzi
Ci sono altri testi di argomento musicale che ho tradotto, iniziato a tradurre o che mi piacerebbe tradurre.
Uno di questi è il libro Performing music on the age of recording.
L'ho trovato molto interessante perché esamina come, dall'avvento delle
registrazioni, la ricerca della "perfezione" nelle registrazioni abbia
cambiato l'atteggiamento di esecutori e ascoltatori rispetto alla
musica classica in particolare. Analizza come le registrazioni abbiano
influito, positivamente e negativamente, sul modo in cui gli esecutori
e gli ascoltatori, il pubblico, si pongono quando si trovano davanti ad
un'esecuzione dal vivo. È un testo molto dettagliato ma allo stesso
tempo piacevole da leggere.
Se ci fosse un editore che lo volesse pubblicare in italiano, sarei felice di collaborare!
Testimonianza sulle mie traduzioni musicali
"Ci sono
molte opinioni diverse su ciò che
costituisce una buona traduzione e diversi tipi di lavori di traduzione richiedono senza dubbio diversi tipi di conoscenza specialistica.
Si dice spesso che un traduttore dovrebbe sempre tradurre verso la sua
lingua madre. Io non sono d'accordo. Da studioso,
ciò di cui voglio essere sicuro è che il traduttore abbia compreso ogni
sfumatura del testo originale nel modo più preciso possibile.
Ciò significa che
preferisco avvalermi di una persona madrelingua della lingua
in cui è scritto il testo e preferibilmente qualcuno con una
comprensione profonda dell'argomento di cui si discute. Sono stato
molto soddisfatto delle traduzioni eseguite da Monica Cuneo di vari
testi italiani
riguardanti l'opera lirica. Li ha tradotti con grande fedeltà, spiegato
ciò
che era 'intraducibile', ove necessario, e la sua esperta conoscenza
della musica le ha permesso di comprendere
con sicurezza un gran numero di termini specialistici.
Inoltre, non considera la traduzione un procedimento che si svolge in
un'unica
fase, e ha risposto volentieri alle mie domande ed è stata sensibile ai
miei
suggerimenti riguardanti
le sue traduzioni, la cui prima versione abbiamo trattato come 'lavoro
in corso'. A chiunque desidera questo
tipo di relazione attiva con un traduttore, la consiglio davvero
vivamente."
Prof.
David Chandler
Professore
Associato di Letteratura Inglese, Università Doshisha, Kyoto